La decisione dell’antitrust di aprire una istruttoria contro google è decisamente una notizia dirompente in un paese come l’italia, dove chi è forte in genere non viene mai toccato e chi è debole viene schiacciato. Il promotore è la FIEG, che in effetti non è debole, ma forse è ormai un ex-forte, e quindi è parecchio incazzata.
Riassunto:
La FIEG ha denunciato Google a fine luglio, per via del servizio google news. La motivazione chiave è che, a dire degli editori, Google “prende” le notizie e poi le presenta riorganizzandole come gli pare senza fornire informazioni relativamente al sistema di ranking.
In sostanza agli editori della fieg girano i coglioni perchè su google news Gennarino.org esce spesso prima del Corriere della sera.
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Interessante articolo sul Financial Times, relativamente al crollo dei profitti della News Corp di Murdoch.
- News Corp chiude il trimestre con una perdita di 200mln di dollari contro un utile di 1,1 mld dello stesso periodo di anno precedente.
- Il grosso della perdita deriva dal settore internet. Myspace ha tagliato oltre 700 posti di lavoro.
- Murdoch sostiene che tutti i contenuti giornalistici di News Corp dovranno essere messi a pagamento. I contenuti gratis non stanno in piedi e darli gratis svaluta il lavoro dei giornalisti.
Mio commento: Che Myspace fosse stato pagato troppo e che i socialnetwork siano difficili da monetizzare…posso dire di averlo detto in termpi non sospetti. La cosa interessante è questo refrain che sentiamo anche in Italia sui contenuti Pay. Da una parte io credo che sia VERO quello che dice Murdoch : a mio avviso il connubio tra il padrone di internet (Google) che dirige il traffico, il mondo del nanopublishng e micro-blogging (e simili) che produce semi-monnezza-informativa, e la crisi economica che toglie fiato agli editori che hanno redazioni vere produce una crisi della qualità delle notizie in rete che FA SPAVENTO. Il tutto condito in un mondo dove i giornali e i settimanali di carta chiudono tutti i giorni.
D’altra parte la ricetta di Murdoch, come dei DeBenedetti nostrani…..mi fa sorridere. Solo pochissime testate al mondo potranno vivere di abbonamento: la qualità dovrà essere altissima per giustificare e convincere la gente a pagare, e solo siti e riviste di nicchia, non facilmente replicabili, potranno farcela. Pensare di mettere a pagamento l’informazione di massa (quotidiani e siti per tutti) è demenziale: si lascerebbe spazio alla concorrenza che avrebbe campo libero e si andrebbe verso l’autodistruzione.
Il punto è un’altro: come portare piu ADV dalla Tv alla rete? Come convincere gli advertiser a non mettere i loro soldi in siti e circuiti di basso valore qualitativo? Come alzare i costi a contatto e garantire performance per i clienti?
E sopratutto: come produrre cose di qualità senza avere redazioni faraoniche, uffici in tutto il mondo e gente strapagata? Perchè se tu hai 2000 persone ed uffici in tutto il mondo, e gente pagata 500k annue….. per fare un sito, è ovvio che alla fine la cosa non regge.
“…a recent report by Credit Suisse that suggested that YouTube was on track to take in $240 million in ad revenue in 2009, against operating costs of $711 million, for a net shortfall of just over $470 million”
Dopo quasi 5 anni dalla fondazione, Youtube ha 240 milioni di ricavi e 711 milioni di costi operativi, con una perdita secca sulla gestione per quasi mezzo miliardi di dollari. Chiaramente Google può ancora sostenere questa situazione, visto che la perdita è meno di un dodicesimo dei suoi utili……..ma per quanto?
Craiglist fattura più di 100 milioni di dollari. Non è incredibile ? E Con 30 dipendenti…….
Con il margine che fanno, tra un paio di anni si comprano il NYT e FB.
Notizia dal NYT
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