Gossip Gossip, Here!
Molti lettori del blog pubblicano gossip di mercato e notizie interessanti in fondo a dei post che non c’entrano granchè. Ho pensato quindi di tenere un post fisso sull’argomento “gossip” così da avere uno spazio sempre aggiornato, ed avere una bella icona in tutto il sito per ricordarsi del post. Ovviamente faccio affidamento all’intelligenza dei lettori: se sono cose delicate non mettiamo nomi e cognomi. Grazie! Nota : i gossip recenti sono in fondo alla lista….
interessanti considerazioni sulla pubblicità online
http://www.newslinet.com/pubblicita-ladv-online-un-bluff-pg-taglia-100-mln-dollari-al-digital/
anche Repubblica ricorda nuovamente il problema della tassazione
http://www.repubblica.it/economia/2017/09/07/news/i_giganti_del_web_beffano_le_tasse_ricchi_nel_mondo_poveri_in_italia-174805494/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1
qualcuno ha conferme della voce che gira secondo cui IOL avrebbe pagato “solo” 400mila euro buonissimo.com? (1milione utenti unici e circa 3,7 milioni di pagine al mese). A me sembra un po’ pochino, o no?
Il sito è buonissimo.org (non .com). Se la cifra è quella sembra davvero bassa anche se è difficile valutare un sito solo sulla base di unici e pagine viste.
@Adriano: sì, hai ragione, buonissimo.org, scusa. Se la cifra è vera (e dubito fortemente) non direi che è solo “bassa”, piuttosto direi che il sito è stato “regalato”. Ricordiamoci che, almeno fino ad oggi, il benchmark è sempre stato di circa 2GBP ad utente unico, tuttavia se sono noti casi di siti venduti a cifre anche molto maggiori, non avevo mai sentito di siti venduti a 0,40 euro per utente unico, una cifra davvero ridicola
@Mattia: ti posso chiedere se il parametro di 2GBP (=pound inglese?) è attestato da qualche documento, case history o deriva da una tua esperienza empirica?
Chiaramente sarà una media tra siti di scarsa qualità profilazione ecc e siti con alto engagement, utenti business ecc…ma mi interessa da quale pregresso deriva. Grazie1000
@Mattia Beh, a 2€ per utente unico mensile dimmi dove devo firmare per avere i miei 2,5 milioni di eurozzi 😉
Vi posso dire (per esperienza, nel settore cucina) che avere un sito oggi come oggi con quelle visite e venderlo a 400k è da Bingo, anche perché i guadagni oramai si sono fortemente abbassati
Per un attimo mi è sembrato di ricevere una notifica del 13 Settembre 1999, quando Tiscali valeva più della FIAT e c’erano barre pubblicitarie (tipo NetFraternity e Payland) che pagavano per navigare! 😀
Purtroppo, invece, mi risulta che oggi chi compra va a guardare con molta attenzione cose come fatturato e EBITDA, applicando poi un moltiplicatore 10 volte inferiore a quei “bei tempi andati”… ma se c’è gente che ragiona ancora con la logica di “un utente unico vale tot euro”, presentatemela subito! 😀
@Eterodosso @Adriano bhe, 2 sterline (di media, ovvio, con forti oscillazioni, altrettanto ovvio) è la cifra pagata per passaggi di proprietà di importanti siti (non trovo corretto far nomi, ma sono news facilmente reperibilil) e, ad onor del vero, non trovo nulla di scandaloso in una valutazione di questo tipo o, comunque, compresa tra 1 e 3 euro a utente unico
@Mattia Io sarei ben contento se le valutazioni fossero davvero quelle anche per il mercato italiano 😉
In effetti se ci basiamo su compravendite avvenute in Italia le valutazioni sono comprese tra 1€ e 2€ a utente unico (c’è la famosa tabella delle acquisizioni http://www.lucalani.com/company/acquisizioni-dotcom-italiane ma si parla di ormai 10 anni fa, decisamente datata). Più recentemente Mondadori ha acquisito la divisione media di Banzai (PianetaDonna, Giallo Zafferano, Studenti & co.) per 45 milioni di euro ovvero quasi 2 volte il fatturato (24,2 milioni) e quasi 1€ a utente unico (50 milioni di unici sommando tutti i siti). Però è azzardato paragonare i multipli pagati per un’azienda delle dimensioni di Banzai Media a quelli di un sito come Buonissimo.org (con tutto il rispetto).
ok, tutti commenti assolutamente condivisibili, ma allora qual’è il riferimento oggi? fatturato? ebit? utenti? impressions erogate? perchè, parliamoci chiaro, se guardiamo a fatturato e utili, credo che ben pochi publisher, oggi, porterebbero a casa qualcosa dalla vendita di loro siti! l’avvento repentino della programmatica stà falcidiando i fatturati, per avere traffico lo si deve comprare da FB, investendo ogni mese più del mese prima in un’escaltaion che pare non aver fine. Il mobile ha ridotto drammaticamente il numero di pagine viste per singolo utente e, di conseguenza, il numero di impressions pubblicitarie. Quindi, sbaglio nel dire che ci stiamo avvitando in una spirale che ci stritolerà? Tanto vale chiudere i siti (dato che, a quanto pare, a venderli, al netto delle tasse, ci si rimette…) e cambiare mestiere.
Ecco infatti anche a me valutazione “a utente unico” di 1 / 2 euro parevano troppo ottimistiche e soprattutto poco attuali…anche se ammetto che ci speravo.
Recentemente ho affrontato il tema valutazione e le metriche, consultando anche contenuti su questo sito, e gli elementi i parametri che mi paiono determinanti sono questi.
1) Fatturato: una prima indicazione può essere un moltiplicatore del fatturato tra 1 e 5x, a seconda della qualità della audience ecc ecc.. A spostare tra 1 e 5x contribuiscono gli elementi.
2) Dominio/dominii: la qualità del dominio (brevità, dominio naturale ecc) anche se meno rilevante di un tempo
3) Traffico organico: la quantità di traffico organico, pertanto le visite che tendenzialmente (al netto dei vari cambi di algortimo) il sito continuerà ad avere
4) DB: ovviamente DB di iscritti reattivi alle mail agli sms ecc alzano il valore
5) Audience: + vicina ad una nicchia b2b interessante e verticale (finanza, ecc ) o b2c di valore (altospendenti ecc) è più vale
6) tecnologia: c’è una piattaforma con qualche feature tecnologicamente interessante (algoritmi, funzioni avanzate…) o è semplicemente un sito di news?
7) se ha utenti paganti per qualche servizio, anche che fruttano poco ma che potenzialmente sono clienti e non utenti
8) leadership in una nicchia
9) riconoscimenti, premi, la presenza di un brand riconoscibile e riconosciuto
se è vera e attendibile la valutazione di buonissimo.org fatta da IOL (e mi auguro di no!), non si spiegano, allora, i valori economici di certi accordi di TAL (si veda, ad esempio, il minimo garantito pagato da un noto gruppo editoriale ad un altrettanto noto sito di tecnologia, ma anche altri) che, a questo punto, in un anno valgono quanto tutto il valore del sito partner. E dato che nessuno regala nulla, mi viene da pensare che i siti (buoni) qualcosa valgono ancora e, soprattutto, che il traffico e gli utenti abbiano ancora un valore a prescindere dal fatturato del sito che frequentano
Credo che, aldilà di ogni più o meno giustificato “pessimismo” che pervade gli ultimi commenti dei colleghi publisher, 400mila euro per un sito che, stando ai dati diffusi dalla stessa società, conta oltre 1milione di unici e quasi 4milioni di pagine al mese, siano una somma oggettivamente bassa, direi al limite del ridicolo e, proprio per questo, stento a credere che sia vera. D’altronde, al netto delle imposte, vorrebbe dire aver ceduto il sito per poco più di un tozzo di pane e questo a prescindere dai fatturati e dagli utili, anche perchè evdidentemente se IOL ha acquistato significa che, strategicamente, è interessata a quel sito e conto di farci business.
la scoperta dell’acqua calda….
http://www.ilpost.it/2017/11/27/testate-digitali-crisi-pubblicita/
NEWS SU WEB TAX
: per gonfiare la base imponibile, si sono inseriti i ricavi di attività digitali quali la Data Analytics, il Cloud Computing e i Sistemi di integrazione ICT. In tal modo, si è triplicato il contributo che deriva dai dati Agcom sulla pubblicità on line quando al Senato lo si era soltanto raddoppiato”.
GOOGLE deve comunicare entità ricavi..
http://www.repubblica.it/economia/2018/02/15/news/google_sconfitta_legale_obbligata_a_comunicare_al_garante_l_entita_dei_ricavi_-188895651/?ref=RHPPBT-VE-I0-C6-P10-S2.2-T1
a qualcuno risulta che qualche giorno fa IOL abbia acquisito la (ex) HiMedia?
notizia di qualche mese fa, ma molto interessante in prospettiva, nel senso che, finalmente, squarcia il velo sulla effettiva “trasaprenza” dei report forniti ai publisher dai vari operatori in ambito programmatico
https://digiday.com/media/cheat-sheet-guardian-rubicon-project-lawsuit/
notizia di qualche mese fa, ma molto interessante in prospettiva, nel senso che, finalmente, squarcia il velo sulla effettiva “trasparenza” dei report forniti ai publisher dai vari operatori in ambito programmatico
https://digiday.com/media/cheat-sheet-guardian-rubicon-project-lawsuit/
Ciao a tutti,
postare cose così senza poi vedere cosa è successo nei mesi successivi è decisamente approssimativo.
c’è stata una causa che Rubicon Project avrebbe vinto e quindi si è fatta una negoziazione.
per altro da Ottobre Rubicon Project ha rinunciato pubblicamente a ogni buyer fee.
http://www.programmatic-italia.com/rubicon-project-punta-sulla-trasparenza-eliminate-fee-lato-acquisto/
se volete approfondire sapete come trovarmi
Sara
novità in FB Italia
il gruppo Citynews (today.it) esce da Audiweb: complimenti Luca, finalmente anche tu ti sei accorto dell’assurda metedologia di rilevazione di Audiweb, incomprensibile ai più!! piccoli editori letteralmente umiliati da rilevazioni in totale contrasto, ad esempio, con i dati Google Analytics raccolti dagli stessi publisher, con devastanti danni economici del tutto ignorati. Mi risualta che ci siano piccoli editori che addirittura hanno diffidato Audiweb dal proseguire la rilevazione (si fa per dire….) dei loro dati di traffico, proprio per evitare che numeri fuorvianti arrivassero al mercato pubblicitario, che tuttavia sono stati del tutto ignorati, con tutti i danni, economici e di immagine, conseguenti. Quindi ben venga la vostra decisione che, indirettamente, rende anche un minimo di giuustizia ai piccoli
Primi effetti post Sorrell??
http://www.affaritaliani.it/mediatech/da-ford-gara-creativa-globale-dopo-l-uscita-di-sorrell-da-wpp-536777.html
W LE FONTI INTERNE
https://it.businessinsider.com/13-000-licenziamenti-selvaggi-a-british-telecom-potrebbero-preparare-il-terreno-alla-vendita-dellazienda-secondo-fonti-interne/
Profughi a Cannes
https://image-store.slidesharecdn.com/674e118b-ee9c-4d0c-b7e5-4c8f9a970f75-original.jpeg
Good Luck
http://www.repubblica.it/economia/2018/08/02/news/sole_24_ore_nel_cda_entra_vaccarono_di_google-203215453/?ref=RHPPBT-VE-I0-C6-P10-S4.2-T1
Unicredit non farà più advertising su Facebook
https://www.bloomberg.com/news/articles/2018-08-07/unicredit-to-stop-using-facebook-for-advertising-over-ethics
qualcuno di voi sta facendo il colloquio per UBER…
https://www.corriere.it/tecnologia/18_agosto_21/uber-cambia-marcia-nuovo-cfo-vista-quotazione-dimissioni-general-manager-italia-8d831c16-a573-11e8-8d66-22179c67a670.shtml
ecco cosa rimane di una start up….
https://www.industrialdiscount.it/aste/cessione-ramo-d-azienda-della-mosaicoon-spa-3321/
girano insistenti gossip secondo cui fantagazzetta.com starebbe per lasciare il Gruppo Caltagirone a seguito di un nuovo (e ricco) accordo con un noto editore di paytv, ma al momento non si registrano ne conferme, ne smentite dai diretti interessati 😉
direi che ora è ufficiale che fatntagazzetta.com ha lasciato ilmessaggero.it ed è passata, armi e bagagli, a Sky e ha ceduto il traffico a Sky Sport
wow…