Ahi Ahi Facebook
Da una settimana è dimezzato il traffico da facebook, dalle Fanpage. Segnalo in merito questo interessante articolo, ed anche questo. Facebook ha ammesso la volotà di ridurre la visibilità dei post delle fan page per spingere i brand a comprare la visibilità.
Questo alla lunga porta svantaggio a tutti gli stakeholders in campo: gli utenti vedranno contenuti quasi sicuramente meno qualitativi (se devo spendere un botto per spingerli, spenderò meno per crearli), le aziende inizieranno a trovare alternative (se devo spendere un botto di soldi, perchè devo spenderli su Facebook e non per trovare qualche maniera di portare la gente che è su Facebook su spazi di mia proprietà?), Facebook perderà utenti e azienda (e quindi soldi).
Aggiugno che il problema che sta a monte è che una azienda investe pacchi di soldi per avere una fanbase ed una fanpage, ma che una volta ottenuti non sono di sua proprietà. E un giorno facebook decide che devi pagare il triplo per comunicare con la tua fanbase, quando magari hai già pagato per crearla. Pensiamo che ci sono marche importanti (es mulino bianco) che ormai ridirigono tutta la comunicazione sulle fanpage…..
Non ci penso nemmeno a spendere manco un centesimo su FB per promuovere la mia fanpage!
Continuo a pensare che la mezz’ora a settimana spesa per gestire la mia fanpage sia pure sprecata…3200 fan e i post (ultimamente) raggiungono mediamente 150 persone…ma che farsa è?
Bah…qualsiasi minima attività SEO porta di gran lunga più visitatori!
SEO forever!
ma vogliamo dirlo o no, chiaramente, che in realtà il traffico, in generale, generato da FB è minimo rispetto all’impegno che, comunque, mantenere una fan page richiede?
Il bello che continuiamo a dircelo tra di noi, durante telefonate confidenziali, ma nessuno che lo ammetta pubblicamente.
FB, sostanzialmente, è una sòla e noi, tutti noi, siamo dei masochisti, che godiamo nel portare traffico ad altri (cioè sempre a FB, ed ora anche ai vari Twitter, G+ , Linkedin ecc), che, bontà loro, ce ne ritornano mediamente il 5 – 10%!!!!
@ Mattia : concordo con te che gestire una Fan page correttamente è un grande lavoro, si tratta di preparare decine di post, immagini, rispondere ai fan tutti i giorni. Però per chi ha una Fan Page da 500.000 fan anche il 10% sono 50.000 persone al giorno che ti arrivano sul sito…insomma la cosa ha ancora un suo senso…
Però Luca non confondiamo “reach del post” con “click sui link” e quindi visitatori verso il sito.
Perchè io dalla reach non guadagno nulla finchè i fan non cliccano sull’eventuale link che li porta al mio sito: oltre un anno fa la percentuale di fan che potevi sperare di portare sul sito era il 5% (http://www.lucalani.com/company/facebook/metriche-fan-page-insights-facebook) adesso quanto sarà? Il 2/3%?
Su 500’000 fan sono più o meno 10/15’000 visitatori… sono ancora tanti ma hai voglia a tirar su e gestire una pagina da 500’000 fan…
Tra l’altro i post più visti sono proprio quelli senza link…quindi quelli “inutili”.
Concordo con Mattia e aggiungo che è FB che ha bisogno dei miei contenuti più di quanto io abbia bisogno del traffico di FB.
stasera festa di facebook!!! ci siete?
@Luca: sì, ok, ma oggettivamente quanti sono ad avere una fan page da 500.000 fan?? Credo che la media sia molto, molto più bassa e, di conseguenza, anche la media degli utenti “di ritorno”
Calcionapoli24 contro Facebook
Mark sta tremando
http://www.corriere.it/tecnologia/social/13_dicembre_13/facebook-algoritmo-fanpage-calcionapoli-newsfeed-investimenti-a1148baa-63d5-11e3-aa0f-2ef156041c19.shtml
Ah ah, che ridere!
Fare causa a FB perchè cambia il suo algoritmo…il modo migliore per farsi chiudere la fanpage!
Tempi bui per chi ha basato il suo business sul traffico proveniente da FB…
e bravi quelli di calcionapoli24.it!!! intanto hanno ottenuto visibilità gratis che nemmeno 5 anni di Fb a manetta gli avrebbe mai dato!! in secondo luogo, metti caso che vincano la causa, avete presente che pubblicità (sempre gratuita) nel ricaverebbero? come dire: comunque vada, sarà un successo (e non poteva che essere made in Napoli!!) 😀
Sai che visibilità…quella che dura 1 giorno…
Che è un po’ la visibilità che ti da Facebook, oggi ci sei domani sparisci…
A parte che avranno solo la visibilità degli addetti ai lavori, chi non ha un sito web non è interessato alla causa e non conosce questo mondo. Secondo me sono convinti di poterla vincere, non l’hanno fatto per scopi pubblicitari
ma l’avete letto il testo del provvedimento, per ora approvato alla Camera grazie al sempre intelligentissimo Boccia (PD), che di fatto introduce, primi al mondo (primi anche in idiozie, ovviamente…), la cosiddetta Google Tax? Potete leggerlo qui:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-12-13/web-tax-norma-anti-google-passa-camera-commissione-bilancio-205115.shtml?uuid=ABxLQxj
Bene, sorge spontanea, almeno a me, una domanda: MA QUAND’E’ CHE ANCHE NOI PRENDEREMO I FORCONI???
Si può approvare un testo così stupido???
E secondo Boccia & Co. questo servirà a far pagare più tasse a Google, Amazon, Expedia e chi più ne ha più ne metta??
Che Dio ci aiuti…..
@Mattia: sì… e vogliamo parlare anche di quest’altro provvedimento? (una sorta di ko tecnico per Google o, se preferite, la conferma che venerdì 13 non è esattamente un bel giorno :D)
http://www.lettera43.it/economia/media/i-motori-di-ricerca-devono-pagare-le-notizie_43675115829.htm
I motori di ricerca devono pagare le notizie
Ddl copyright, previsto compenso per gli editori titolari dei diritti.
Palazzo Chigi
(© Ansa) Palazzo Chigi
Tempi duri per Google. Il 13 dicembre italiano non è stato certo una bella giornata per il colosso di Mountain View, che ha dovuto incassare due provvedimenti legislativi sfavorevoli.
Non bastava la Google tax, che obbliga ad avere la partita Iva le grandi aziende che operano sul web. Il Consiglio dei ministri ha approvato anche un disegno di legge che prevede un compenso agli editori per l’utilizzo dei contenuti da parte dei motori di ricerca.
ACCORDI CON GLI EDITORI. Secondo la norma l’utilizzazione dei contenuti da parte del motore di ricerca è consentita solo dopo un accordo con il titolare del diritto, in mancanza le condizioni economiche sono stabilite da Agcom.
La disposizione è contenuta nell’articolo 5 del disegno di legge, che contiene le «misure per lo sviluppo del comparto editoriale». «La riproduzione, la comunicazione al pubblico e in ogni caso l’utilizzazione», recita la norma, «anche parziali, in ogni modo o forma, ivi compresa l’indicizzazione o aggregazione di qualsiasi genere, anche digitale, di prodotti dell’attività giornalistica, compresi la forma e il contesto editoriali, pubblicati a stampa con mezzi digitali, teleradiodiffusi o messi a disposizione del pubblico con altri mezzi, è consentita solo previo accordo tra il titolare del diritto di utilizzazione economica dei prodotti medesimi, ovvero le organizzazioni dei titolari dei diritti a ciò delegate. In mancanza di accordo sulle condizioni anche economiche dell’utilizzazione, dette condizioni sono definite dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, su istanza della parte interessata».
prime, autorevoli, critiche internazionali alla Google Tax (ma Boccia, genio di un genio, insiste…) 😉
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-12-14/forbes-attacca-web-tax-italiana-illegale-192808.shtml#!
spettacolare. google dà da mangiare a tutti gli editori online italiani grazie al traffico che ci manda e dovrebbe pagare per farci il dispetto di farci vivere con il traffico che ci manda? ma che blocchino lo spider di google e si deindicizzino i pagliacci all’amatriciana che non vogliono essere ‘sfruttati’ da google il cattivo. paese ridicolo, penoso
Il traffico che ti manda? Ma il traffico te lo devi prendere da solo.
ecco il testo definitivo, che dovrebbe essere approvato domani (a meno di sorprese dell’ultima ora), di quel capolavoro di genialità della, cosiddetta, Google Tax
http://www.key4biz.it/files/000249/00024945
Credo che ogni commento sull’assurdità, iniquità e stupidità di questa norma sia superfluo….
@Mattia: aggiungerei, all’elenco, anche la “palese aggirabilità” della norma.
Fa ridere, poi, il richiamo all’obbligo di pagamento della pubblicità online a mezzo bonifico.
Direi, in ogni caso, che a prima vista appare certamente iniqua, nel senso che consente alle big company del commercio online ciò che, al contrario, viene tassativamente vietato a chi vende un altro prodotto, cioè pubblicità online.
Credo che, tempo 24 ore, è ci arriverà il solito cazziatone dell’Europa.
Sono senza parole e sempre più convinto che questa legge sia stata fatta per eliminare la concorrenza a “qualcuno”. Una cosa che non ho capito è se chi inserisce nel proprio sito pubblicità deve avere p.iva. Sono anni che si discute su questo e non è mai stato completamente chiarito, il risultato è che ci sono milioni (non penso di esagerare) di blog che hanno pubblicità senza p.iva. Creare un qualcosa che aiutasse a mettere in regola questo esercito di blogger mi sembrava più semplice per far cassa, senza tirare fuori questa assurdità.
http://hi-tech.leonardo.it/facebook-protesta-degli-editori-visibilita-pagine/?utm_content=bufferf5bdb&utm_source=buffer&utm_medium=twitter&utm_campaign=Buffer#!
Molto meglio affidarsi ai site under come sta facendo in questi giorni Leonardo per la stessa sezione tech.
Quello si che è traffico di qualità per contenuti di qualità.
contributo alla riflessione su Google Tax
http://blog.debiase.com/2014/01/e-allora-accantonata-la-web-tax-che-cosa-si-puo-fare-sullelusione-fiscale-delle-grandi-piattaforme/
Punto Interessante
l quarto problema è che i centri media fanno scelte più o meno favorevoli all’innovazione nella pubblicità. Sono pochi e concentrati. Chiedono soldi, in Italia, alle concessionarie per assegnare loro dei budget. E per lunghissimo tempo hanno chiesto più soldi alle concenssionarie che vendono spazi pubblicitari su internet che a quelle che vendono spazi pubblicitari su carta o in televisione. Qualche editore ha davvero chiesto al legislatore di correggere questa situazione? Il fatto che le concessionarie internet hanno dovuto pagare tanto di più per avere la loro quota di budget ne ha limitato lo sviluppo e ridotto la capacità di creare piattaforme in grado di competere con i giganti americani?
Sono usciti i dati AUDIWEB di Dicembre 2013.
Ero curioso di vedere come il nuovo algoritmo di Facebook avesse inciso sulle visite di alcuni siti “Made for Facebook”…
Prendo ad esempio il più importante, ovvero Fanpage.it
Utenti unici al giorno: 205k (contro i 308k di Novembre e i 327k di Ottobre)
Pagine viste al giorno: 570k (contro 950k di Novembre e 1M di Ottobre)
Sembra aver perso un 30% di visitatori e quasi il 50% di pagine viste…
@Adriano
per la verità hanno perso molto anche altri player più “tradizionali” come corriere.it e tgcom24
@Clint
Vero, ma mi sembrano cali più “fisiologici” dovuti al periodo: dicembre è un mese un po’ fiacco per i siti di news e generalisti e un calo del 10% circa ci sta (almeno è quello che noto anch’io sui miei siti).
Un calo del 30% però mi sembra qualcosa di anomalo…
Poi il mio era solo un esempio: credo ci siano tanti altri siti ad aver sofferto il cambiamento dell’Edge Rank.
Tradedoubler: 12 a casa
@Scot super J: in quali ruoli?
GIANLUIGI PEZZI NUOVO CEO DI MAXUS ITALIA