Facebook genera 34.000 posti di lavoro
Facebook in Italia ha generato nel 2011 un fatturato di 2,5 miliardi e creato oltre 34mila posti di lavoro. Performance, secondo una ricerca di Deloitte, inferiore solo ai mercati di Germania e Gran Bretagna (2,6 miliardi), i quali possono contare però su una popolazione più grande rispetto al bacino del nostro paese. Complessivamente nell’Unione europea il social network ha registrato un volume d’affari indotto di oltre 15 miliardi di euro, generando più di 230mila posti di lavoro.
Qualcuno sa spiegarmi come si può affermare che in italia facebook genera un indotto di 2,5 miliardi di euro e 34.000 posti di lavoro?
sono due anni che lavoro in società che assumono socialmedia manager per gestire acquisizione e customer support su Facebook, in due casi la redditività dell’intera azienda dipende dal marketing sociale su Facebook, chiaramente quei dati sono puro spin ma l’impatto economico di 22 milioni di italiani su FB c’è
caro Ior
sai farci qualche nome (o almeno settore merceoligico)??
condivido le perplessità di Luca sui dati segnalati da Deloitte (posti di lavoro e indotto)
Minchiate. Ma gli italici scriba, schiavi del potere che ha trovato loro il “posto”, scrivono qualsiasi cosa.
Che oggi ci siano molte agenzie che lavorano per creare contenuto, gestire profili, concorsi, app su facebook per altre aziende è un dato di fatto (anche i centri media hanno iniziato a farlo…).
Poi ci sono tutti gli analisti, i software (Ecce, Radian6), le agenzie di marketing… insomma è indubbio che ci sia un indotto attorno al mondo del social (e quindi di Facebook).
La mia opinione che la maggioranza di tutte queste persone prima già era nel settore ed era specializzata in altre attività (SEO, UX, Fuffologia…) e oggi si è reinventata specialista (alcuni si definiscono guru e la cosa mi fa spaccare dalle risate) del “social”.
Le modalità con cui Deloitte ha calcolato tutto ciò mi sono oscure… per me sta cosa non era nemmeno notiziabile.
Secondo me il dato è credibile: sono i sitemisti assunti per bloccarne la navigazione in quasi ogni azienda italiana
ma facebook paga l’iva?
nooooooooo
Se lo dice Colombo..
Colombo (Facebook): “In Italia generiamo valore per 2,5 miliardi”
ITALIA+SMART
Il country manager italiano: “Bisogna sfatare i falsi miti. Siamo una società che crea un enorme indotto. Nel Paese creati 33mila posti di lavoro attraverso i partner”
di Mila Fiordalisi
Un valore economico generato per 2,5 miliardi di euro per un totale di 33mila posti di lavoro generati attraverso i partner. Questi i “numeri” italiani di Facebook annunciati dal country manager Luca Colombo, in occasione di “Italia+Smart”, l’annuale convention di Between in corso a Capri.
“In Italia contiamo 22 milioni di clienti attivi al mese, 14 milioni di utenti giornalieri e 10 milioni di utenti che si connettono al social network in mobilità. Numeri che sono il doppio di quelli della prima radio italiana e in media quelli di una puntata di Sanremo per farsi un’idea, ”. Ma è l’indotto generato a rappresentare secondo il country manager italiano il reale valore del social network: “E’ tempo di sfatare i falsi miti – ha detto Colombo -. Si tende a pensare che Facebook non generi occupazione e benefici e invece i numeri parlano chiaro”.
A mettere nero su bianco le cifre è stata Deloitte, nell’analisi “Demystifing Facebook” effettuata a gennaio 2012. È al di fuori degli Usa che risiede la maggior parte degli utenti Facebook: “Il valore generato da Facebook nei 27 Paesi dell’Unione europea è pari a 15,3 miliardi di euro – ha detto Colombo- per un totale di 230mila posti di lavoro.
Intanto proprio oggi Facebook ha raggiunto il traguardo del miliardo di utenti: lo ha reso noto Mark Zuckerberg in un messaggio pubblicato sulla newsroom del social network. ”Sono impegnato quotidianamente per migliorare Facebook – ha scritto – spero che un giorno tutti insieme riusciremo a connettere anche il resto del mondo”. Rispetto al miliardo di persone che usano Facebook almeno una volta al mese, sono 600 milioni quelle che lo utilizzano da piattaforme mobili come smartphone e tablet.
Queste “notizie” non si spiegano, si credono e basta. Sono articoli di fede, come la verginità della Madonna.