Dopo solo due settimane, Axel Springer, ha deciso di tornare dentro google con le sue testate, dato che il crollo del traffico non era sostenibile.
Il più grande editore tedesco, Axel Springer, ha deciso di porre fine alla propria scelta temporanea di impedire a Google di visualizzare nelle proprie pagine del servizio News frammenti di articoli protetti da copyright. L’esperimento – durato appena due settimane – si è fin da subito rivelato fallimentare, nel senso che ha causato il crollo del traffico sui quattro siti gestiti dall’editore coinvolti nella prova: welt.de, computerbild.de, sportbild.de e autobild.de.
Gli editori nostrani che sbraitano contro google dovrebbero riflettere BENE da questa esperienza. Non tanto per il chiaro e prevedibile (ed insostenibile) crollo del traffico ma per la ovvia (ed insidiosissima) mossa di google
Nel frattempo Google ha rispettato la normativa, ma ora richiede che gli editori che intendono fare retromarcia diano un permesso esplicito alla società, in modo da evitare qualunque eventuale protesta o azione legale.
Google dice: non è che entri ed esci come ti pare e quando ti pare. Adesso per rientrare devi firmare la carta.
Ergo: Pensare prima di sbraitare.
Pochi giorni fa osservavamo come fosse assurdo per l’antitrust mettere sotto indagine Google italy Srl, dato che è solo una scatola vuota. Con un tempismo poco italiano, l’AGCOM ha esteso l’indagine a Google inc. Ottimo…..la cosa si fa davvero gustosa. L’argomentazione è sempre sciocca (google news è un servizio erogato da google inc), ma l’importante è il risultato.
(ASCA) – Roma, 4 set – L’Antitrust che ha gia’ aperto una indagine su Google Italia per verificare l’eventuale posizione dominante e distorsiva della concorrenza da parte della societa’, ha esteso l’indagine anche alla capogruppo Usa, Google Inc.
Una decisione motivata dagli elementi raccolti nella prima indagine dove emerge, secondo l’Authority, che ”il servizio ‘Google News Italia’ sia gestito dalla societa’ ‘Google Inc’, pertanto, continua l’Antistrust, si e’ reso ”necessario ampliare soggettivamente l’istruttoria in corso anche nei confronti della societa’ Google Inc”. Ora Google ha trenta giorni per chiedere di essere sentita dall’Antitrust.
La decisione dell’antitrust di aprire una istruttoria contro google è decisamente una notizia dirompente in un paese come l’italia, dove chi è forte in genere non viene mai toccato e chi è debole viene schiacciato. Il promotore è la FIEG, che in effetti non è debole, ma forse è ormai un ex-forte, e quindi è parecchio incazzata.
Riassunto:
La FIEG ha denunciato Google a fine luglio, per via del servizio google news. La motivazione chiave è che, a dire degli editori, Google “prende” le notizie e poi le presenta riorganizzandole come gli pare senza fornire informazioni relativamente al sistema di ranking.
In sostanza agli editori della fieg girano i coglioni perchè su google news Gennarino.org esce spesso prima del Corriere della sera.
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